Da Dott.ssa M. Galimberti

e Dott.ssa L. Carrara

Il narcisismo, inteso nella sua accezione patologica, è caratterizzato da un intenso bisogno di ammirazione e di riconoscimento, associato alla difficoltà a regolare tali bisogni; vi è una incapacità sostanziale a mantenere un’immagine relativamente positiva di sé attraverso processi di auto-regolazione e regolazione affettiva e relazionale.

I narcisisti ricercano costantemente nell’ambiente sociale e relazionale fonti esterne di gratificazione e di ammirazione e, a fronte di eventuali frustrazioni, non riescono a mantenere sufficienti livelli di autostima e a regolare in modo adeguato le emozioni negative.

Ciò che rende il narcisismo un costrutto di peculiare interesse nell’ambito della psicologia clinica, sociale e della personalità è il fatto che il narcisista viva le relazioni interpersonali come contesto privilegiato in cui attuare le strategie di autoregolazione rispetto ai propri bisogni di ammirazione, gratificazione e riconoscimento.

Per innalzare o mantenere elevata la propria autostima il narcisista infatti ricerca e instaura relazioni che gli garantiscano di avere una costante dimostrazione della propria superiorità rispetto agli altri

      Al servizio del sentimento di superiorità vi sono tutti quei comportamenti che consentono al narcisista di attirare l’attenzione su di sé e di esibire le proprie capacità; spesso la forte convinzione che gli altri siano inferiori a sé, come conseguenza inevitabile della indiscutibile superiorità personale, si traduce in modalità relazionali caratterizzate dal dominio, dalla prevaricazione e dalla mancanza di rispetto dei diritti e bisogni altrui. Quando il narcisista si trova in circostanze e situazioni che rischiano di ostacolare il suo bisogno di superiorità manifesta, può tentare di prendersi il merito di successi altrui o incolpare gli altri per il proprio fallimento arrivando a manifestare rabbia e aggressività anche a livello comportamentale.

      Non di rado tuttavia i narcisisti vengono descritti come persone gentili, disponibili o semplicemente simpatiche; si tratta spesso di casi in cui il narcisista può cercare di innalzare la propria autostima circondandosi di persone di successo o di potere, sia esso sociale o economico, e beneficiando di tale riflesso; in questi casi, le modalità relazionali e comportamentali messe in atto non sono improntate al dominio dell’altro quanto piuttosto a riceverne riconoscimento e vicinanza e pertanto si mostra affascinante, lusinghiero e anche accondiscendente. 

LE RELAZIONI SENTIMENTALI 

Le relazioni sentimentali, rivestendo un ruolo centrale nell’ambito delle relazioni umane, vengono riportate da numerosi studi come rapporti in cui vi è una chiara manifestazione dei bisogni e delle strategie di auto-regolazione propri dei narcisisti e dell’immagine che essi hanno di sé e degli altri.

Innanzitutto i narcisisti non ricercano primariamente nelle relazioni amorose affetto, vicinanza e cura reciproca ma tali relazioni devono essere per loro fonte di autostima, ammirazione e desiderabilità sociale. 

      Ecco che il loro partner ideale si configura come un “partner trofeo”, ossia una persona con spiccate qualità positive, quali la bellezza e l’intelligenza spesso associate al potere e al successo (lavorativo, sociale, economico…), da poter mostrare agli altri come simbolo ulteriore a conferma del proprio valore. Si tratta di un partner ideale, che il narcisista percepisce come perfetto e che diventa quindi oggetto del suo disegno utopico amoroso. 

      Ben diversa è invece l’immagine che i narcisisti hanno dei propri partner reali: l’iper-idealizzazione nei confronti del partner trofeo, lascia il posto alla svalutazione nei confronti del partner attuale.

I narcisisti infatti riescono a soddisfare il bisogno di mantenere alta la propria autostima e il senso di superiorità percependo il partner come inferiore rispetto a sé in relazione ad un’ampia gamma di qualità e competenze, rivolgendogli modalità relazionali e comportamentali improntate alla prevaricazione e non considerandolo nemmeno come migliore rispetto ad altri eventuali partner.

Un interessante studio empirico presente in letteratura (Campbell et. Al., 2002) evidenzia inoltre un livello molto basso di impegno e di investimento affettivo da parte dei narcisisti nei confronti delle loro relazioni amorose; tale risultato trova una primaria spiegazione nel fatto che i narcisisti manifestano un’elevata tendenza e disponibilità a ricercare ed instaurare relazioni alternative a quella con il proprio partner attuale, di natura prevalentemente sessuale.

IL NARCISISTA: UN PARTNER IDEALE PER CHI È ALLA RICERCA DI UNA RELAZIONE INCENTRATA SUL GIOCO

Le relazioni umane, in primis quelle amorose, presuppongono una dimensione di reciprocità che si pone a fondamento di tutti gli aspetti che caratterizzano le relazioni stesse: la cura, l’attenzione, l’impegno, il rispetto, la fedeltà… Tale reciprocità è il motivo principale che porta i narcisisti a scontrarsi con una relazione amorosa che implica loro dei “costi”. Come sostenuto finora, la relazione sentimentale viene vissuta dal narcisista come un’occasione per soddisfare quotidianamente i propri bisogni di ammirazione e riconoscimento (attraverso le attenzioni positive ricevute dal partner e il considerarlo come inferiore a sé) e per soddisfare i propri bisogni sessuali. Tuttavia, l’impegno affettivo, il prendersi cura dell’altro e dei suoi bisogni e il rispetto intesi come aspetti che presuppongono appunto reciprocità, così come l’accettazione di circoscrivere l’attenzione e la soddisfazione sessuale ad un’unica relazione, si configurano per il narcisista come “costi” difficilmente accettabili della relazione stessa. 

Da qui è nato uno dei pochi studi attualmente presenti in letteratura (Campbell, Finkel e Foster, 2002) che ha cercato di spiegare come il narcisista riuscirebbe a ottenere i benefici che ricerca in una relazione d’amore, evitandone al contempo i “costi”. L’assunto di base da cui sono partiti gli autori è che l’amore sia il riflesso di colui che ama, cioè delle sue credenze, scopi e strategie.

      In questi termini, chi è il narcisista? Nell’instaurare una relazione sentimentale, i narcisisti portano innanzitutto con sé determinate convinzioni: essi percepiscono se stessi come più intelligenti, più attraenti e più estroversi degli altri.

Per quanto riguarda invece gli scopi che li spingono a ricercare una relazione sentimentale, essi non sono primariamente interessati a vivere una relazione di intimità e di cura reciproca ma mirano piuttosto a trarre dalla relazione stessa stima, status/potere e soddisfazione sessuale. Infine, i narcisisti possiedono solitamente numerose abilità e strategie che risultano funzionali all’interno delle relazioni quotidiane (lavorative, amicali, sociali…) e di cui potrebbero facilmente servirsi anche nell’ambito delle relazioni amorose.

La fiducia in se stessi, la socievolezza, il fascino e le abilità manipolatorie rientrano tra le abilità principali che permettono ai narcisisti di ottenere un buon successo sociale e relazionale.

      A partire da tali presupposti, gli autori hanno ipotizzato un modello di stile relazionale con cui i narcisisti instaurerebbero e manterrebbero le loro relazioni sentimentali e che rappresenterebbe la soluzione ideale di esperienza d’amore, poichè consentirebbe loro di soddisfare pienamente i propri bisogni senza doverne pagare i “costi”. Lo stile relazionale amoroso narcisista descritto dal modello ha trovato conferma attraverso i risultati di 5 indagini empiriche ed è stato definito come “game-playing love” (letteralmente “un gioco che gioca l’amore”), ossia uno stile d’amore ludico, centrato sul gioco. La relazione sentimentale viene vissuta dal narcisista come un vero e proprio gioco: per assicurarsi la “vittoria”, cioè il soddisfacimento dei propri bisogni, il narcisista ricorre a peculiari “strategie di gioco”, rappresentate sia dall’utilizzo di caratteristiche e abilità personali sia dal coinvolgimento di più “giocatori”. 

I risultati empirici ottenuti mostrano che i narcisisti instaurano e mantengono le loro relazioni sentimentali avvalendosi soprattutto delle loro spiccate qualità sociali di fascino, socievolezza e sicurezza in se stessi. Ciò rappresenta una vera e propria chiave d’accesso che consente facilmente ai narcisisti di iniziare una relazione in cui ricevere attenzioni positive, stima e soddisfazione sessuale da parte del partner. Essi tuttavia sono attenti ad evitare che tale relazione diventi troppo intima o affettivamente coinvolgente, poiché questo comporterebbe dei vincoli e degli obblighi di reciprocità e la perdita di controllo assoluto sulla relazione. Ricercare e instaurare segretamente altre relazioni, di natura prevalentemente sessuale, rappresenta la strategia principale a cui i narcisisti ricorrono per garantire a se stessi la sensazione di controllo e di piena libertà rispetto alla relazione amorosa ufficiale. Tali relazioni parallele rappresentano inoltre fonte ulteriore di attenzioni positive, riconoscimento e soddisfazione sessuale e garantiscono anche una relazione sentimentale di riserva qualora la relazione amorosa con il partner ufficiale dovesse finire. 

      Adottare tale “approccio e stile relazionale giocoso” all’interno delle relazioni amorose è ciò che consente al narcisista di soddisfare i propri peculiari bisogni di autostima, senso di superiorità elevato, ammirazione e soddisfazione sessuale, evitando però gli obblighi di reciprocità e il limite di relazioni di natura esclusiva, intesi come “costi” che il narcisista non è disposto a pagare.

Bibliografia

A. Baskin-Sommers, E. Krusemark, E. e E. Ronningstam, E. (2014), Empathy in narcissistic personality disorder: From clinical and empirical perspectives. Personality Disorders: Theory, Research, and Treatment, 5, 323-333.

A.L. Pincus e M.R. Lukowitsky (2010), Pathological Narcissism and Narcissistic Personality Disorder. Annual Review of Clinical Psychology, 6, 421-446.

M.J. Roche, A.L. Pincus, D.E Conroy, A.L. Hyde e N.Ram (2014), Pathological Narcissism and Interpersonal Behavior in Daily Life. Personal Disord., 4(4), 315–323.

W.K. Campbell e C.A.Foster (2002) Narcissism and commitment in romantic relationships: an investment model analysis. Personality and Social Psychology Bulletin, 28, 384-395.

Dott.ssa Marta Villa Psicologa Psicoterapeuta: Ho sposato un Narciso

W.K.Campbell, C.A.Foster e E.J.Finkel (2002), Does self-love lead to love others? A story of Narcissistic Game Playing. Journal of Personality and Social Psychology, 83(2), 340-354.

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