I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) sono disturbi del neuro-sviluppo che si esprimono attraverso un insieme eterogeneo di difficoltà che i bambini e/o i ragazzi sperimentano nel percorso di apprendimento. I DSA vengono classificati in base allo specifico campo di abilità esecutive in cui si manifesta la difficoltà:

  • Dislessia: disturbo specifico della lettura caratterizzato da difficoltà nel processo di decodifica del testo.
  • Disortografia: disturbo specifico della scrittura, caratterizzato da difficoltà nella competenza ortografica e nella competenza fonologica.
  • Disgrafia: disturbo specifico della grafia, caratterizzato da difficoltà nell’abilità motoria richiesta nel processo di scrittura.
  • Discalculia: disturbo specifico dell’abilità di numero e di calcolo, caratterizzato da difficoltà nella comprensione e nell’operazione numerica.

Ciò che accomuna questi disturbi è la diversa modalità di funzionamento delle reti (o circuiti) neuronali coinvolte nei processi di lettura, scrittura e calcolo; i DSA sono disturbi circoscritti a domini cognitivi specifici, la cui origine è ampiamente riconosciuta di natura neurobiologica.

Disturbi Specifici dell’Apprendimento e conseguenze sul funzionamento cognitivo-linguistico

Sebbene i DSA non interessino il funzionamento cognitivo più generale (la loro diagnosi presuppone infatti l’assenza di un deficit di intelligenza generale), tuttavia le loro conseguenze possono comunque risultare pervasive e interessare molti ambiti del funzionamento cognitivo-linguistico (es. attenzione, funzioni esecutive, memoria…), come anche dell’adattamento personale e sociale.

La sintomatologia dei DSA può presentarsi in maniera diversa in soggetti diversi e le sue manifestazioni possono variare nel tempo in funzione di numerosi fattori biologici e ambientali (in conseguenza degli adattamenti determinati dalla scolarizzazione, dagli interventi riabilitativi e di sostegno che possono essere messi in atto, dalle stimolazioni derivanti dal contesto familiare, ecc.) che contribuiscono a modularne l’espressività individuale.

disturbi specifici dell’apprendimento
disturbi specifici dell’apprendimento

Il percorso di valutazione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento

Il percorso di valutazione psicodiagnostico, realizzato da un’equipe multidisciplinare certificata e accreditata all’Asl territoriale di riferimento (neuropsichiatra, psicologo e logopedista), prevede la somministrazione di una batteria specifica di test cognitivi e di apprendimento, più eventuali test di approfondimento neuropsicologico e/o psicoemotivo. I colloqui con il bambino/ragazzo, i genitori e, se possibile, con i docenti della scuola e/o con altre figure educative di riferimento risultano particolarmente preziosi sia per ottenere una conoscenza quanto più approfondita sia per sviluppare un progetto di rete condiviso e concordato.

Legge 170 del 2010 a tutela dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento

La legge che riconosce formalmente e quindi tutela tutti coloro che hanno un disturbo specifico dell’apprendimento è la legge 170 del 2010; questa legge riconosce l’esistenza di dislessia, disgrafia, disortografia come DSA e definisce quali ausili si rendono necessari per favorire un’esperienza scolastica soddisfacente e positiva a chi presenta un disturbo specifico dell’apprendimento.

In particolare, la legge prevede alcune misure dispensative e compensative per facilitare nei bambini con DSA l’apprendimento e il rendimento scolastico. Le misure dispensative riguardano attività che risultano particolarmente difficili da sostenere per un bambino con un disturbo specifico dell’apprendimento e che sono ritenute non indispensabili per un corretto apprendimento. Le misure compensative sono invece misure volte a favorire l’apprendimento attraverso strategie educative non-standard

Come spiegare ai bambini/ragazzi i DSA?

La metafora del cervello e delle sue autostrade.

I dsa non sono immediatamente percepibili, e di conseguenza comprensibili, a chi non li vive in prima persona, tanto che darne una descrizione risulta tutt’altro che semplice.

Non solo i giovani, ma anche gli adulti, nel ruolo di genitori e/o di insegnanti, incontrano spesso in difficoltà nel fornire una spiegazione chiara di cosa siano i DSA; eppure, con i DSA ci confrontiamo in più ambiti, da quello familiare (se uno dei nostri figli presenta importanti difficoltà nel percorso di apprendimento) e scolastico (in Italia, si stima che almeno un alunno per classe presenta un DSA) fino al linguaggio comune e mediatico.

Terminologia inadeguata per chi soffre dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento

La terminologia impiegata risulta a volte inadeguata, con il rischio di confusione e/o di messaggi stereotipati: chi ha un dsa non ha né un deficit di intelligenza, né è svogliato o irresponsabile e tantomeno deve rinunciare ad investire in un percorso formativo soddisfacente e progettuale. Infatti, se posti nelle giuste condizioni rispetto alla loro modalità di funzionamento, tramite il riconoscimento diagnostico e la conseguente formulazione di un piano personalizzato inclusivo di strumenti compensativi e misure dispensative, possono apprendere efficacemente, ottenere risultati positivi e adottare per tutto il corso della loro vita strategie idonee a perseguire con successo compiti scolastici e attività lavorative.

Bambini e disturbi dell'apprendimento
Bambini e disturbi dell’apprendimento

Metafora utilizzata con i bambini

Di seguito vi proponiamo una metafora, molto chiara e facile da ricordare, pensata dalla psicologa americana Ania Siwek, per spiegare ai bambini e ai ragazzi cosa vuol dire avere un DSA: “il cervello e le sue autostrade!”.

È una metafora che noi usiamo spesso negli incontri con i bambini/ragazzi (può essere adattata facilmente, scegliendo la terminologia più adeguata in funzione dell’età), con i loro genitori e con gli insegnanti che molte volte si trovano in difficoltà a dare una spiegazione semplice e che aiuti a non far vivere il DSA come un problema.

Apprendimento

L’apprendimento avviene nel cervello: qui entrano tante informazioni, ossia cose nuove e interessanti da sapere che troviamo dappertutto (nei libri, nei giornali, nelle parole degli altri…). Queste informazioni arrivano e si muovono nel cervello attraverso delle macchine lungo dei percorsi, le autostrade, che permettono di raggiungere diversi garage! Nel cervello ci sono tanti garage per ogni tipo di cosa da imparare: ci sono garage per le parole, per i numeri, per i nomi degli animali, e così via. Quando si impara una cosa nuova, una macchina trasporta quella informazione verso il suo garage privato e quando si vuole ricordare ciò che si è imparato una macchina va a recuperare nel garage quell’informazione. Nelle autostrade del cervello, le informazioni possono viaggiare velocissime, non ci sono semafori o altri ostacoli.

Cosa significa avere un Disturbo dell’Apprendimento?

Cosa significa avere un DSA? Alcune autostrade del cervello non sono così libere e veloci. È un po’ come se ci fosse una lunga coda di macchine. Avere un DSA è come avere una coda che rallenta moltissimo le autostrade che vanno e vengono dal garage della “lettura”, “scrittura” e “calcolo”. È una seccatura e spesso ci fa stare male o arrabbiare!

Ma è importante sapere che esistono delle “scorciatoie” che aiutano le macchine a muoversi più velocemente, a non dover rimanere bloccate nel traffico. Le scorciatoie sono delle strategie che permettono al cervello di funzionare senza rallentamenti: si possono imparare tattiche per ricordare le tabelline, si possono fare schemi usando immagini… tante strategie per velocizzare le macchine!

Nel cervello di un bambino con DSA non manca niente e tutto funziona: l’unica differenza sono le “code” che si formano in certe autostrade e certe macchine ci mettono di più per raggiungere il proprio garage. Ma, alla fine, con le scorciatoie, ci arrivano!

Vi proponiamo infine alcuni libri e film utili a comprendere ed a immedesimarsi in chi vive l’esperienza di un Disturbo Specifico dell’Apprendimento:

  • Il bambino che disegnava paroleFrancesca Magni
  • Il demone bianco, Giacomo Cutrera
  • Il mago delle formiche giganti, Andrea Biancardi, Fiorella Cauduro, Morena Cauduro, Maria Grazia Pancaldi
  • Il pesce che scese dall’albero, Francesco Riva
  • Dove Finiscono le parole, Andrea Delogu
  • FILM: Stelle sulla terra e Nei miei panni (documentario a cura di AID, Associazione Italiana Dislessia, 2021)

Come contattarci?

Per chi fosse interessato ad approfondire i Disturbi dell’Apprendimento, il percorso valutativo diagnostico e di riabilitazione inerenti, può contattarci telefonicamente al numero 375.5389280 o inviare una mail all’indirizzo info@centropsicologiamilano.com per fissare un primo colloquio. È possibile, inoltre, consultare la pagina COME CONTATTARCI per ulteriori informazioni.

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