Video sulla Ruminazione

Non so se ho fatto la scelta giusta, forse dovevo fare diversamente, perché mi sento di fallire… se non ho considerato altri fattori nella mia scelta ? Sono sicura che andrà male “

Il dialogo appena trascritto, non è altro che un esempio di pensieri che possiamo sperimentare tutti noi nella vita quotidiana.

Mi piacerebbe introdurre con voi due processi cognitivi che possono diventare altamente interferenti nelle vite di alcune persone, il rimugino e la ruminazioni. 

Talvolta infatti, quando questa modalità di pensiero diventa ingombrante e costante, crea sofferenza, alterandone il funzionamento causando malessere e diversi problemi di natura psicologica.  La distinzione tra rimugino normale e patologico è  sempre su base qualitativa!Quanto tempo passo a pensare a quello che può accadere ? Quali situazioni evito di affrontare per colpa di questi pensieri ?

lI rimugino è  uno stile di pensiero ripetitivo, orientato al futuro, che tende a prefigurare in maniera catastrofica qualcosa di negativo, la ruminazione è  invece una modalità di pensiero orientata sul passato, che induce la persona a pensare in modo ripetitivo e intrusivo a quello che è successo.

Queste modalità di pensiero sono  meccanismi trans-diagnostici, vale a dire comuni a molti disturbi di natura psicologica e ne rappresentano spesso il principale fattore di mantenimento e di aggravamento. 

Cosa è il rimugino?

La persona che rimugina, pensa costantemente in maniera afinalistica e ininterrottamente alle situazioni che potrebbero andare male. La persona si aspetta sempre qualcosa di terribile e minaccioso, si ripete pensieri negativi e catastrofici che sembrano essere di difficile gestione.

Il rimugino pertanto, mantiene e peggiora lo stato ansioso, lasciando la persona impotente di fronte a scenari futuri terribili. La persona cerca di controllare in questo modo le situazioni che sperimenta, rimanendo però bloccato e con una percezione indebolita di sé, come di una persona vulnerabile e non capace di fronteggiare la realtà, con frequenti convinzioni di colpa e le aspettative di punizioni 

Perché rimuginiamo ?

Le persone rimuginano pensando che sia utile per risolvere una situazione e avere la sensazione di essere più sicuri ( ad esempio pensare che “ preoccuparmi mi aiuterà ad evitare i pericoli”è un falso mito del rimugino).

Il paradosso reale del rimugino come afferma Borkovec è che rimuginando, di fatto evitiamo di pensare in modo lucido e razionale alla situazione. Pensare in modo sterile alle situazioni non consente una elaborazione cognitiva ed emotiva adeguata e corretta. La persona rimane in uno stato irrisolto, laddove si preferisce preoccuparsi che trovare delle strategie utili. 

Di fatto è un errore processuale di focalizzazione eccessiva che quando si cronicizza,  è più difficile da togliere. Pensare al peggio non riduce la possibilità che l’evento temuto possa accadere!

In quali condizioni psicopatologiche il rimugino è presente ?

Il rimugino è uno stile di pensiero che accumuna tutte le condizioni di ansia, quali l’ansia generalizzata , disturbo d’ansia sociale e il doc, dove tutto diventa incontrollabile e minaccioso. La persona si trova in uno stato di allerta costante, incapace di usare strategie funzionali di gestione. Le persone che rimuginano presentano però difficoltà di memoria, di concentrazione, molta tensione muscolare, con un alterato ritmo sonno veglia.

Cosa è la ruminazione ?

La ruminazione è una modalità di pensiero persistente e circolare, che comporta una costante riesamina e analisi di tematiche orientate al passato come delusioni lavorative, accadimenti negativi e perdite. Questa modalità di pensiero, induce la persona a cercare la causa di queste situazioni , provocando una altera concezione negativa di sé.  La ruminazione diventa cronica e intensifica le preoccupazioni della persona, prolungando la sofferenza psicologica. Le conseguenze possono anche essere evitamento e il mal funzionamento nelle relazioni interpersonali. 

In quali condizioni psicopatologiche la ruminazione è presente ? 

La ruminazione è tipicamente associato a stati depressivi ma anche in sintomi post traumatici , ansia sociale laddove la persona pensa a cosa è successo senza fermarsi. 

Come si può guarire ?

Il trattamento del rimugino e della ruminazione prevede l’intraprendere un percorso di terapia volto a offrire gli strumenti alla persona per gestire i processi cognitivi sottostanti e consentire una corretta elaborazione emotiva. 

L’obiettivo della terapia comporta sia ì’individuale il meccanismo cognitivo del rimugino ( “ cosa mi attivo questi pensieri, quali situazioni), indebolire i fattori di mantenimento e modificarli. 

L’indagine psicoterapeutica si occupa di capire la base del costante bisogno di controllo della persona che rimugina, indagando anche la storia famigliare e parentale. Tante ricerche hanno infatti dimostrato che queste modalità di pensiero sono influenzate dallo stile parentale dei genitori. Un comportamento iper protettivo genitoriale insegna al bambino che ha bisogno di essere preoccupato rispetto a quello che può capitare; allo stesso modo, un genitore che sceglie al posto del bambino, non consente l’esplorazione esterna necessaria. Il bambino non svilupperà una capacità decisionale autonoma , rischiando da adulto di rimuginare sulle scelte. 

Con il lavoro terapeutico , la persona non sentirà più la percezione che lo stile di pensiero è automatico e fuori controllo, con grandi benefici  sul senso di autocontrollo personale. 

Contatta il Centro Clinico di Milano per una consulenza psicologica sul rimugino.

Se desideri ricevere una consulenza da uno dei nostri specialisti, puoi contattare il Centro Clinico di Psicologia di Milano, via Tiziano 19, 20145 Milano (MM1 Buonarroti):

Articolo scritto dalla dott.ssa  Mirella Chiorazzo

Bibliografia 

Sassaroli, Sandra, et al. “Contenuti metacognitivi dei disturbi alimentari e interazione con il perfezionismo, la bassa autostima e il rimuginio.” Cognitivismoclinico 4.1 (2007): 34-46.

Ruggiero, Sandra Sassaroli Giovanni Maria. “La psicopatologia cognitiva del rimuginio.”

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