Scegliere di fare un percorso con uno psicoterapeuta non è sempre scontato. Ma perché molte persone attendono, magari anni, prima di decidere di iniziare di farsi aiutare concretamente? I motivi sono molteplici e, a volte, dipendono da fattori contingenti quali il tempo o le poche risorse economiche. Sta di fatto che quando ci si decide e si ha una sufficiente motivazione per lavorare su se stessi, nasce il dilemma forse il più importante: chi scelgo come terapeuta? Un uomo? Una donna? E come deve essere ? Di giovane età? Di provata esperienza? Insomma non è così semplice, né scontato. Generalmente le indicazioni ce le danno le notizie di qualche amico/a che conosce il terapeuta, per averlo già “provato” e con il quale ha raggiunto buoni risultati personali.

E’ il cosiddetto “passa parola”che rappresenta una modalità che, nel nostro settore, è, di fatto, una delle vie principali di arrivo delle persone.

Esiste però un’altra buona parte di individui, che per ragioni di privacy e riservatezza, non volendo o potendo raccontare a nessuno il proprio disagio,  si rivolge al web navigando per siti, attraverso i motori di ricerca dove compare davvero di tutto. Le parole usate sono quelle legate al sintomo (per esempio “Ansia”, “Depressione”, “Insonnia”, “Bulimia”), oppure alle terapie come Psicoanalisi, Terapia Cognitiva, Sistemica familiare, Counseling.

Ma non ultimo, si cerca di sapere qualcosa di più, giustamente, del professionista sia esso psicologo, psicoterapeuta, counselor, medico e delle sue competenze ed esperienze. Spesso capita di chiedere: “Come è arrivato/a qui?” Le risposte sono molteplici naturalmente, ma chi utilizza internet in genere è una persona che si è informata e si è fatta un’idea sugli operatori che poi contatterà.

Viviamo dunque in un sistema dove siamo più facilitati a reperire informazioni su tutto e tutti. Ciò come primo “screening” o filtro va sicuramente bene. Ma tutto ciò non basta.

Affidarsi a qualcuno per un percorso di crescita, piuttosto che per risanare delle modalità relazionali disfunzionali che ci fanno vivere male, piuttosto ancora che affrontare i nostri sintomi invalidanti, ha bisogno di uno spazio e di un “setting” dove è centrale, insieme alla nostra posizione, il ruolo del terapeuta che scegliamo.

Un consiglio allora  che ci sentiamo  di dare a chi vuole iniziare un percorso terapeutico  è quello, una volta scelto lo psicoterapeuta, di fare dei colloqui conoscitivi di approfondimento, che informino e chiariscano l’impostazione del terapeuta e che permettano, soprattutto, di capire se quella è la persona giusta per noi.

 


Come Contattarci

Per quanti fossero interessati ad approfondire le tematiche relative alle Somatizzazioni è possibile chiamare il numero di Telefono 375.5389280 oppure inviare una mail all’indirizzo info@centropsicologiamilano.com per prenotare un primo colloquio. È possibile inoltre consultare la pagina COME CONTATTARCI per avere ulteriori informazioni.


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