La malattia psicotica e le psicoterapie si possono incontrare? Cosa ci racconta la clinica? Chi se ne è occupato? Con quali risultati? A queste e ad altre domande tenta di rispondere Franco De Masi nel suo ultimo libro “Svelare l’enigma della psicosi” ( ed. Mimesis). Dalla pluriennale esperienza di psichiatra e psicoanalista, De Masi traccia un pensiero ben articolato, che accompagna il lettore ad esplorare aspetti, tecniche, teorie della terapia analitica rispetto al tema delle psicosi e approcci terapeutici. Il tutto con un linguaggio fruibile e chiaro anche ai non addetti ai lavori. In un contesto delle cure che mette al centro l’approccio biologico, sembra che esse siano esclusivamente rappresentate dalla farmacologia, senza lasciare molti altri spazi ad altro.

Nessuno vuole mettere in discussione l’indubbio valore di tale approccio ( De Masi stesso da medico lo sottolinea), ma ciò che più deve far riflettere secondo il nostro autore è lo scarso ascolto che il contributo della psicoanalisi sulla malattia psicotica ha trovato tra gli psichiatri, gli psicologi e gli stessi psicoanalisti.

Come a dire, in altri termini, che le intuizioni che grandi analisti del passato hanno avuto su questo tema, possono restare isolate o obsolete, perdendo la loro pregnanza clinica e terapeutica.

Il libro è diviso in tre parti. La prima riguarda la tecnica e i modelli di riferimento. La seconda parte esplora più da vicino temi quali il ritiro psicotico in relazione alla personalità, il delirio, le allucinazioni.

Infine la terza riporta un interessante caso clinico seguito da De Masi con considerazioni cliniche e prospettive future.

Una lettura da consigliare a tutti coloro che vogliono approfondire un tema così delicato ed importante.

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